Rarissimo caso, accaduto il 2 febbraio, negli Stati Uniti ha sorpreso tutti noi: uno smartphone
è scoppiato nella tasca di una
tredicenne. Non si sa ancora come è accaduto nei minimi dettagli, ma si
racconta che la ragazza stava a scuola a seguire una lezione, quando si è
accorta che del fumo e un rumore proveniente dalla sua tasca dei pantaloni, le ha
fatto intuire che provenisse dal suo smartphone. Il telefono è andato in fiamme, provocandole ustioni di primo e secondo grado.
Fortunatamente, grazie all’aiuto del preside della scuola e dei
suoi compagni di classe, i danni sono stati riportati solo sulla gamba destra della tredicenne. Dopo
l’accaduto, è stata immediatamente portata all’ospedale,
dove è stata curata per due ore con medicinali appropriati.
Quello che fa incuriosire di più la gente è come abbia fatto
uno smartphone ad esplodere: si suppone che il fenomeno che abbia causato lo
scoppio del telefono sia causato o dal surriscaldamento,
ma è l’ipotesi meno probabile, oppure dal fatto che il caricabatteria non fosse originale.
Per quanto mi riguarda, non saprei come spiegare lo scoppio dello smartphone,
suppongo che sia causato però dal caricabatteria non originale.
Alice Alesiani
3 febbraio 2014
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