lunedì 5 maggio 2014

Bullismo: ora anche gli incubi possono rivelare la verità


Recenti studi hanno dimostrato che il 15% dei ragazzi tra gli otto e i 12 anni è vittima di bullismo in luoghi pubblici (scuola, parchi, luoghi di incontro, ecc.). Alcuni ricercatori dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, hanno condotto uno studio su 6.438 bambini, che sono stati tenuti in osservazione fin dalla nascita, per poi essere intervistati dagli otto ai 12 anni. Gli studi hanno rivelato che molti di loro sono state vittime di bullismo; è stato possibile capirlo anche grazie ai problemi di sonno che essi manifestavano. Infatti all’età di 12 anni, 1.555 bambini (il 24,2%) aveva avuto incubi, 598 (il 9,3%) terrori notturni, 814 (il 12,6%) episodi di sonnambulismo e 2.315 (il 36%) aveva avuto un tipo di parassonia (incubi, terrori notturni o sonnambulismo). Dopo questo nuova scoperta, gli studiosi raccomandano ai genitori di tenere sotto controllo i disagi notturni dei figli per essere certi che stiano bene.

Nonostante questi disagi notturni si manifestino dagli otto anni in poi, si è verificato che all’età di 12 anni sono molto più frequenti e terribili. E’ stato anche confermato che i ragazzi che si trovano nel ruolo dei bulli non manifestano questo disagio, bensì dormono notti tranquille.

Nei tempi più moderni i ragazzi, oltre ad essere vittime di atti di bullismo nei luoghi d’incontro quotidiani, vengono anche attaccati sui Social Network e su internet. Questo porta ad una maggiore quantità di stress anche una volta che il ragazzo/a è ormai arrivato/a a casa.

La conclusione dei ricercatori è stata quindi che gli atti di bullismo, oltre a provocare stress e terrore durante le giornate dei ragazzi, si ripresentano anche durante la notte al livello inconscio.

A proposito di quest’argomento (il bullismo) il Telefono Azzurro ha scritto un libro intitolato: "Bullismo, che fare? La guida dedicata ai genitori per aiutarli a stare vicino ai propri ragazzi". In questo sono elencati i comportamenti a cui bisogna prestare attenzione per garantire l’incolumità dei propri figli.


Personalmente, inizialmente non credevo che dagli incubi notturni si potesse capire tanto a proposito di una persona, ma confrontando il mio parere con gli studi fatti, non vedo come potrei continuare a non crederci.
Sono infatti convinta che sia un modo molto adatto per scoprire se il proprio figlio ha questo tipo di problemi, così da non sottoporlo a domande che potrebbero stressarlo per dover capire ciò che sta effettivamente succedendo.

Flaminia Guerra
5 maggio 2014

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