lunedì 11 novembre 2013

Il tifone Hayan mette in ginocchio le Filippine

Sabato 9 novembre il tifone Haiyan si è abbattuto sulle Filippine centrali distruggendo la città di Tacloban, capoluogo dell’isola di Leyte.
Secondo una prima stima del governo, riportata dal sovrintendente di polizia Elmer Soria, le vittime potrebbero essere più di 10mila. L’ UNICEF parla invece di oltre 4 milioni di persone colpite dal cataclisma, il 40% delle quali sono bambini.

Haiyan conosciuto anche come Yolanda è stato classificato come un tifone di classe 5, ossia uno dei più potenti mai registrati. Secondo i primi dati, i venti hanno raggiunto i 315 km/h spazzando via ogni tipo di costruzione, dalle piccole baracche all’aereporto di Tacloban e provocando onde sopra i sei metri che hanno devastato la costa.

I tifoni si formano per l’evaporazione e la condensazione dell’acqua nelle zone del Pacifico più vicina allequatore. Una volta evaporata, l’acqua salita sotto forma di vapore ad alta quota comincia a condensare per via delle temperature più basse formando nubi temporalesche, al centro di queste nubi inizia a crearsi una zona di bassa pressione che porta i venti a muoversi a spirale.

La zona è ancora oggi priva di elettricità, acqua potabile e alimenti, ed è infatti già iniziata la corsa agli aiuti umanitari. Gli USA hanno inviato militari e aerei cargo, l’ONU ha organizzato il trasferimento di oltre 40 tonnellate di aiuti alimentari. L’ UNICEF invierà domani depuratori d’acqua, attrezzature sanitarie e oltre 60 tonnellate di beni alimentari.

Marco Straniero

11 novembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento