Sabato 9 novembre il tifone Haiyan si è abbattuto sulle
Filippine centrali distruggendo la città di Tacloban, capoluogo dell’isola di
Leyte.
Secondo una prima stima del governo, riportata dal
sovrintendente di polizia Elmer Soria, le vittime potrebbero essere più di
10mila. L’ UNICEF parla invece di oltre 4 milioni di persone colpite dal
cataclisma, il 40% delle quali sono bambini.
Haiyan conosciuto anche come Yolanda è stato classificato
come un tifone di classe 5, ossia uno
dei più potenti mai registrati. Secondo i primi dati, i venti hanno
raggiunto i 315 km/h
spazzando via ogni tipo di costruzione, dalle piccole baracche all’aereporto di
Tacloban e provocando onde sopra i sei
metri che hanno devastato la costa.
I tifoni si formano per l’evaporazione e la condensazione
dell’acqua nelle zone del Pacifico più vicina allequatore. Una volta evaporata,
l’acqua salita sotto forma di vapore ad alta quota comincia a condensare per
via delle temperature più basse formando nubi temporalesche, al centro di
queste nubi inizia a crearsi una zona di bassa pressione che porta i venti a
muoversi a spirale.
La zona è ancora oggi priva di elettricità, acqua potabile e
alimenti, ed è infatti già iniziata la corsa agli aiuti umanitari. Gli USA
hanno inviato militari e aerei cargo, l’ONU ha organizzato il trasferimento di
oltre 40 tonnellate di aiuti alimentari. L’ UNICEF invierà domani depuratori
d’acqua, attrezzature sanitarie e oltre 60 tonnellate di beni alimentari.
Marco Straniero
11 novembre 2013
Nessun commento:
Posta un commento