La notte dei Grammy 2014, molto probabilmente, rimarrà nella
storia per le sue straordinarie performance e per la mal gestita assegnazione
dei premi.
Ieri sera, 26 gennaio, hanno trionfato i Daft Punk, con ben
4 Grammy vinti, Paul McCartney e la diciassettenne neozelandese Lorde.
Quest’ultima, nonostante la sua giovane età e la sua carriera
appena agli inizi, è riuscita a portare a casa ben due Grammy nelle categorie Song
of the year e Best Pop Solo Performance: l’assegnazione di questi
premi è stata, secondo il mio parere personale, del tutto sbagliata poiché,
nella stessa categoria, gareggiavano cantanti molto più esperti e di vecchia
data rispetto alla vincitrice, come Katy Perry e Bruno Mars.
Rimasti a mani vuote i “pesci grossi” del pop commerciale:
infatti Madonna, Britney Spears, Lady Gaga e Katy Perry non hanno vinto in
nessuna categoria.
Ottime le performance, cominciando dall’esibizione del
leggendario duo Beyoncé-Jay Z sulle note di “Drunk in Love”, continuando con il
live di Madonna insieme a Macklemore
& Ryan Lewis sull’ inno gay-friendly “Same Love” e al sorprendete “Dark
Horse” di Katy Perry.
Possiamo concludere dicendo che l’unico aspetto positivo di
questi Grammy Awards sono state le fantastiche performance; deludenti le scelte
dei vincitori che, secondo me, sono state fatte completamente a caso.
Gabriele Bobula
27 gennaio 2014
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