Prism è il quarto album della cantante americana Katy Perry.
Pubblicato mondialmente il 22 ottobre 2013, prodotto da Dr.
Luke, Cirkut, Greg Wells e Benny Blanco, è riuscito a totalizzare un
bottino di circa 2 milioni di dollari.
Con un sound anni ’90, è un ottimo album con grandi
potenzialità.
Nel dettaglio:
Roar: singolo apripista di Prism è un brano creato apposta per
le radio, una canzone che dà carica e positività; a mio parere una delle
migliori dell’album.
Legendary Lovers: un sound orientale e una fantastica
melodia sono gli ingredienti che formano questo brano unico e creato
sicuramente per diventare una hit di successo.
Birthday: brano di riempimento dell’album, niente di
speciale, semplicemente una canzone destinata
all’ascolto dei fan.
Walking on air: nato come singolo di promozione è riuscito a
creare un distacco dall’ultima era musicale: davvero un’ottima canzone.
Unconditionally: perla dell’album: una base perfetta e una
melodia ben lavorata, per essere il secondo singolo dell’era è stato certamente
poco apprezzato, ma ha un gran potenziale che le radio non hanno saputo
sfruttare.
Dark Horse: Composto per essere un singolo promozionale,
sorprendentemente è diventato il terzo singolo di Prism, con una musicalità non
troppo lavorata possiamo chiamarlo un vano tentativo di creare un brano
R&B.
This is how we do: Classica canzone che non stanca mai, il ritornello
ripetuto quasi all’infinito ti spinge a cliccare il testo “ripeti” per ore.
International Smile: Dedicato a Mia Moretti (grande amica
della Perry) è una bellissima canzone ed ha un ottimo testo; potrebbe rivelarsi
uno dei prossimi singoli.
Ghost: brano davvero splendido, un misto tra una ballad e un
brano energico, non molto adatto alle radio ma perfetto per un ascolto
sporadico.
Love me: canzone poco lavorata, per nulla adatta ad un
ascolto che non comprenda persone esterne al fandom.
This Moment: eccellente brano, molto commerciale, ma riesce
comunque a trasmettere le giuste emozioni associate al suo testo.
Double Rainbow: se ne parla da maggio, molto elogiata da
Katy, ma in sostanza uno dei brani più noiosi dell’album; prodotto da Sia, con
un titolo davvero intrigante, l’unica cosa che attrae di questo brano è
l’incredibile noia che riesce a trasmetterti.
By the grace of god: una delle pietre miliari dell’album:
musicalmente e melodicamente perfetta: la ballad piu bella di tutti i brani mai
composti da Katy.
Deluxe Edition:
Spiritual: ottima canzone, nulla di innovativo ma comunque
uno di quei brani che non ti stanchi mai di ascoltare.
It takes two: la perfezione fatta 3 minuti e 54 secondi.
Ottima canzone, ottimo testo.
Choose your battles: chiudiamo davvero male, una musicalità
non troppo orecchiabile abbinata ad una melodia davvero atroce.
Molto probabilmente avranno speso 30 secondi per crearla.
Gabriele Bobula
Nessun commento:
Posta un commento